Alcuni scrittori di cose padovane sono concordi nell'affermare che il nome di Piombino derivi da certe condutture d'acqua fatte con tubi o anche con grondaie di piombo, che usarono i romani per irrigazioni ed acquedotti come del resto si vede da quei tubi scoperti a Pompei. Egualmente, derivanti da piombo (latino Plumbum) sarebbero nella nostra provincia i nomi dei paesi Piombà, Piombarola e Pimbiola, anzi quest'ultimo, frazione di Cervarese lo si trova in documenti del 1200 chiamato Plumbiolis, e diede origine ad una nobile famiglia padovana che si chiamava De Plumbolis, da secoli estinta. Al nostro Piombino venne aggiunto il nome di Dese, che è quello di un fiumicello che gli scorre vicino. È un allegro villaggio fatto a guisa di borgata. e vi si trova un superbo palazzo in stile del Palladio. ma che il grande storico dell'arte Giorgio Vasari, dice che sia opera del grande architetto veronese Michele Sanmicheli. Quel palazzo venne fatto costruire nel 1570 da Giorgio Cornaro nobile veneziano, discendente dalla celebre Caterina Cornaro regina di Cipro, che nel 1488 donò il suo regno a Venezia sua patria. La Repubblica veneta, poco riconoscente, nel 1449 la relegò ad Asolo, dove visse fino al 1510, onorata dai più insigni personaggi del tempo. Con l'andar degli anni il palazzo passò in altre mani, ma venne sempre ben conservato coi suoi ornamenti e con le statue di stucco, fra le quali quella della regina Caterina. Piombino Dese possiede anche una bella chiesa parrocchiale, costruita nel 1700, con un elevato e robusto campanile. Nella tribuna della chiesa vi sono due grandi tele dipinte dal Lorenzi, che rappresentano il martirio di S. Biagio, santo patrono della chiesa stessa. Prima di questa, Piombino aveva un'antichissima chiesetta già esistente nel 1200 e che venne demolita per dar posto all'attuale Piombino ha due frazioni: Torreselle e Levada, le quali ebbero già qualche importanza nelle cronache padovane.
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